Charlie Brown

"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"
"Ne sei sicuro ?"
"Non ho alcun dubbio!"
(Luciano De Crescenzo)


Stranieri


Che bello era sognarti di notte

la testa sul cuscino

la pelle accarezzata dalle lenzuola,

immaginare le tue mani di porcellana accarezzarmi le guance, le labbra, il collo,

molestarmi una spalla.

Avevo freddo

ti sei tolto la giacca

e sotto il bianco latte della luna

mi hai visto la schiena nuda

prendendoti cura delle mie debolezze e delle  mie paure.

Non ci siamo detti granché, 

non ci siamo detti nulla quella sera

raccontavano ogni cosa le nostre mani, le nostre bocche

sotto un cielo truccato di polvere di stelle

e lucidalabbra rosa luna alle due di notte.

E t'avrei baciato fino all'alba

fino a quando non mi avresti riportata a casa,

non è tra queste pareti, questi corridoi, queste finestre, questi lampadari

che voglio stare

ma vivere nelle tue braccia,

non conosco un posto al mondo migliore di questo

esplode il mio cuore quando poso l'orecchio

e sento esplodere il tuo amore in petto.

Com'era bello baciarti sopra il ponte

lontano dalla luce del lampione

mentre il silenzio defluiva lesto d'in su la corrente del fiume;

ti sgualcivo il colletto della camicia

infilavo una mano e ti toccavo il collo con le dita,

tra una pausa e l'altra tu mi guardavi

e mettevi il mio mondo sottosopra,

tra un bacio e l'altro tu mi toccavi

e ci amavamo più di prima, minuto dopo minuto,

ancora e ancora...

Ce l'avevi anche tu la paura d'amare

ma, in fondo, non mi hai mai detto niente

ti divertivi a scoprire e a immaginare

il mio corpo nudo baciato dalle tue mani di neve

perché il profumo dell'amore era forte.

Eravamo stranieri in terra straniera

e tu la mia dannazione...

Quando hai conosciuto i miei occhi la prima volta

ho capito che mi avevi trovata

ma eri troppo grande per pensare che mi avresti amata,

nei tuoi spazi, nelle tue reticenze, nei tuoi alibi

chissà chi o cosa occupava il primo posto nel tuo sonno

se dietro la scrivania ero già la tua malattia confusa tra i punti all'ordine del giorno.

Nella coltre di velluto nero della notte

ci arrischiamo ad amare,

finalmente posso stringerti

dirti a morsi quello che a parole non riesco a dirti,

mi chiamavi seta aprendomi ai segreti del tuo corpo

le tue mani che mi assaggiavano sulla stoffa dei vestiti,

le tue mani, le tue mani fiordilatte

sono tutto ciò che voglio.


                                                   (Charlie)

Autrice : Carla Iannacone | Categoria : Poesia