Charlie Brown

"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"
"Ne sei sicuro ?"
"Non ho alcun dubbio!"
(Luciano De Crescenzo)


La speranza è l'ultima a morire



Si tu vales bene est, ego valeo.

La notizia ha un che di formidabile, oltre ad essere originale. All’inizio pensavo fosse un fake, si sa internet ne è pieno, poi la faccenda mi ha strappato un sorriso.

Sto parlando del ladro che è stato sorpreso a rubare dal proprietario in un appartamento a Roma, nel quartiere Prati, e sarebbe riuscito pure a farla franca se non fosse stato “catturato” da un libro (si noti bene: ho usato apposta il verbo catturare perché poi il ladro è stato catturato dalla polizia, un arresto che gli è valso due volte insomma).

Il “colpevole” della storia si chiama Gli dèi alle sei. l’Iliade all’ora dell’aperitivo di Giovanni Nucci (l’autore, in un’intervista a Il Messaggero ha rivelato di voler regalare il libro al reo in modo che potesse finire di leggerlo in carcere). In sintesi, il ladro è entrato in un attico del signorile quartiere romano quando, rovistando tra i monili, gli abiti, i preziosi in casa, è stato attratto dal testo poggiato sul comodino della camera da letto; dopodiché, accomodatosi in terrazza, ha cominciato a leggere (qui tutti i dettagli).

A prescindere se l’opera sia interessante, piacevole, o meno (è un fatto che dovrò appurare), il fatto che questo tizio abbia cominciato a leggere perdendosi tra le pagine, e dimenticando il motivo per cui si è intrufolato nell’appartamento, è veramente bello.

Sia chiaro, non sto dicendo che rubare sia bello né che lo sia trovarsi un ladro in casa, ma il modo in cui è stato sorpreso dal proprietario (e soprattutto perché è stato sorpreso) è il più bel lieto fine di una storia (o di un reato, che non porta mai a nulla di buono né per la vittima né per il reo).

La vicenda infatti ha del paradossale, sembra davvero l’incipit di un romanzo alla Jonas Jonasson (vi pare che un ladro si mette a leggere mentre ruba?). Dico solo che a me la notizia è piaciuta tantissimo perché sono convinta – e questa storia ne è la dimostrazione – come ho sempre ribadito, ripetuto, sottolineato, evidenziato, enunciato, che i libri salveranno il mondo.

Dico di più. In questo caso, un libro non solo ha salvato la vittima dal furto, ma ha salvato anche il ladro, in tutti i modi in cui un uomo può essere salvato (parafrasando una battuta di Titanic di James Cameron).

I libri non sono solo àncora di salvezza, sono speranza di un futuro migliore.

Perché la speranza è l’ultima a morire.

Autrice : Carla Iannacone | Categoria : Riflessioni