Charlie Brown
"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"
"Ne sei sicuro ?"
"Non ho alcun dubbio!"
(Luciano De Crescenzo)
«Non si potrà mai comprendere veramente l’altro, il diverso da noi, ma si può tentare di andargli incontro e fare di tutto per capirlo». Sono le parole di Giorgio Lupano nell'intervista rilasciata a La Platea e che in Figli di un Dio minore interpreta James Leeds, un insegnante di logopedia in un istituto per sordi.
Lo spettacolo, in scena alla Sala Umberto dal 10 novembre, ha il merito di portare e offrire al pubblico tanti messaggi diversi tra loro, ognuno in grado di condurre lo spettatore all’essenza della storia: l’incomunicabilità.
Il primo messaggio è quello della diversità, intesa nel senso ampio del termine, che sul palco è rappresentata tra sordi e udenti. Il secondo è l’incomunicabilità, la difficoltà data dalla incomprensione tra due persone che parlano due lingue diverse, il terzo è l’integrazione di due mondi dissimili: uno fatto di rumori, suoni, musiche; l’altro di silenzi, di gesti, emozioni. continua a leggere